Real life


Oggi siamo stati a casa di Sunny.   La mia incapacità di ricordare i nomi di persona e di luogo coreani e' incredibile. Penso sia un problema un po' per tutti. Sono spesso lunghi e usano suoni per noi italiani inusuali ma soprattutto sembrano tutti uguali. Ciao si dice all'incirca a-gno e per ricordarmelo ci ho messo tanti giorni. "Grazie" non me lo ricordo per nulla (qualcosa come cam-sa mi-da). I nomi coreani di Sunny e dei figli... sono un mistero per me. (li ho poi però imparati e ora li ricordo!).
Detto questo non violero' la privacy di Sunny. Dico solo che lei e il marito sono stati molto gentili: ci hanno invitato a casa loro in una new town a 40 minuti a nord dal centro di Seoul, poi ci hanno portato in un ristorante fusion a nord verso il confine con la Corea del Nord e infine ci hanno riportato in auto all'hotel. Pacchetto completo. La proverbiale gentilezza coreana.
C'e' tuttavia uno scollamento tra la realtà con tutte le sue questioni e il tempo del turismo. Quest'ultimo ha delle regole: vivere in hotel o non luoghi simili, frequentare i posti da vedere, di solito i migliori, i più belli, i più gettonati o i più adatti per famiglie con bambini. Mangiare in giro per ristoranti e locali. Osservare e rimanere colpiti dai volti incontrati di sfuggita (qui si potrebbe approfondire e in base a chi si guarda si potrebbe tracciare un proprio profilo psicologico - io guardo essenzialmente bambini,  ragazzine, belle donne, mi interesssno in modo quasi feticistico le mani e le unghie delle persone, in Asia non mi stancherò mai di guardare la forma degli occhi e il taglio delle sopracciglia). E la realtà? può esistere in 15 giorni di vacanza? per realtà intendo la vita quotidiana degli esseri umani,  fatta di desideri e aspirazioni, meschinità e paure, problemi banali e complicati, morte e sofferenza, improvvise gioie e profondi dolori, tradimenti e fedeltà maniacale, nonsense e coerenza ammirevole.  Potrei continuare. Pur avendo la possibilità di conoscere tutto questo  (cosa assai difficile dato l'ostacolo di lingua, tempo e disponibilita' di reali contatti umani), lo si vorrebbe sapere? o guasterebbe la "bellezza" della vacanza?
Entrare in contatto con un essere umano reale del posto offre la rara possibilità di confrontarsi con qualcuno diverso da se ma al tempo stesso con una vita forse simile. Ma di questo contatto cosa si vorrebbe realmente conoscere e fino a che punto si è disposti a partecipare emotivamente alla sua esistenza? 
Mi viene il dubbio che vorrei conoscere solo belle donne mozzafiato dalla vita eccezionale e molto disponibili nei miei confronti.  E' realistico? o e' paragonabile al tour turistico della città?
In un modo o nell'altro tutti questi pensieri e altri, mi sono venuti in mente grazie al contatto umano con Sunny e con la sua famiglia. Ne sono felice ma la partecipazione emotiva alla vita degli esseri umani comporta il rischio della sofferenza, o peggio, del cinismo menefreghista... e del conseguente senso di colpa.

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