Due fratellini


Gwangju e' una grande città del sud. E' famosa per aver anticipato tiennammen di 9 anni. Il 18 maggio 1980 l'esercito coreano con l'appoggio indiretto USA e' intervenuto e ucciso centinaia di studenti, donne e bambini disarmati che da giorni occupavano la piazza centrale chiedendo democrazia e diritti.
Siamo qui per un giorno, proprio per vedere con i nostri occhi i luoghi visti nei film e nei documentari.
C'e' una metropolitana, piccola ma ben fatta, e la città e' movimentata e caotica come tutte le città asiatiche. Gli automobilisti sembrano particolarmente vivaci e indisciplinati.
In metropolitana ieri pomeriggio, durante un fortissimo temporale, sono entrati due fratellini tutti bagnati: lui avrà avuto 8 anni, lei 6. Mano nella mano, da soli, in assetto scolastico tornavano, immagino, a casa. Erano belli e teneri. Il fratello nell'altra mano aveva un cellulare con cui giocava, la sorella invece si guardava intorno con i capelli neri appiccicati sulla fronte.
Il temporale e' durato almeno un'ora, chissà se i due fratellini sono rimasti al coperto come centinaia di altre persone o se hanno affrontato il diluvio. Noi siamo usciti dalla metropolitana prima, a Cultural Complex, luogo storico della resistenza e della repressione (quasi quarant'anni fa l'esercito aprì il fuoco nella piazza e nella via principale, arrestò decine di persone e molte altre sparirono nel nulla).
PS: c'e' un film del 2017 recuperabile online sulla vicenda: A taxi driver, con il famosissimo attore coreano Song Kang-ho, che interpreta la parte di un tassista un po' in stile Alberto Sordi, improvvisato e ignorante, che si ritrova ad  accompagnare un giornalista occidentale sui luoghi della repressione e suo malgrado diveneterà una sorta di partigiano. Un bel film girato e interpretato molto bene.

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