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raimbow

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Ieri sera, l'ultima a Seoul, a caso siamo entrati in un ristorantino in Namdaemu-ro (una delle via principali del quartiere), semplice e spartano gestito da donne anziane. Il boss era una vecchietta che si caricava in testa le ordinazioni e andava in giro per il quartiere a fare consegne. Menu' illustrato con anche scritte inglesi e fuori l'insegna coreana con scritto "korean restaurant". Tutto buono ed economico. Cucinato al momento da una delle tre vecchiette. Tre piatti e una bottiglia di makolli per 22.000 won (18 euro). Il mattino successivo siamo ripassati dal locale e la capa ci ha visto e invitato ad entrare, ma noi volevamo una colazione occidentale. Abbiamo pero' notato sulla porta un grande arcobaleno. Un locale gay friendly??? ma dai! Le tre vecchiette sono tre lesbiche coreane?  impossibile saperlo. Di sicuro la boss sembrava diversa da tutte le altre vecchiette coreane. Indaghero' tramite Sunny.

jeju experience

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  Siamo atterrati a Jeju di sera e l'impatto e' stato niente di speciale. Tanta gente, tutto occupato da edifici disordinati e spesso squallidi, ristoranti poco identificabili o chiusi. Fame e stanchezza ci hanno spediti al Lotteria, fast food copia di Mac ma con maggiore declinazione al gusto coreano.  Jeju e' l'isola ma anche la città più grande.  Il nostro albergo era fuori dal centro in un quartiere periferico con vista oceano. Bell'hotel con piscina, colazione abbondante e varia. Il giorno dopo abbiamo preso il bus 202 e in 40 minuti ci siamo trovati in una spiaggia. Lo spazio per gli ombrelloni era minimo. L'effetto surreale di vedere il 99% dei presenti vestiti come sub con grossi cisambelloni gialli fare il bagno.  Solo pochissimi in costume o bichini. Per lo più occidentali. Ernesto inizialmente non voleva svestirsi, poi ha ceduto e abbiamo fatto il bagno. Acqua bella e pulita e bassa. Ottimo per famiglie. Poi abbiamo capito: questi li vestono da c

Due fratellini

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Gwangju e' una grande città del sud. E' famosa per aver anticipato tiennammen di 9 anni. Il 18 maggio 1980 l'esercito coreano con l'appoggio indiretto USA e' intervenuto e ucciso centinaia di studenti, donne e bambini disarmati che da giorni occupavano la piazza centrale chiedendo democrazia e diritti. Siamo qui per un giorno, proprio per vedere con i nostri occhi i luoghi visti nei film e nei documentari. C'e' una metropolitana, piccola ma ben fatta, e la città e' movimentata e caotica come tutte le città asiatiche. Gli automobilisti sembrano particolarmente vivaci e indisciplinati. In metropolitana ieri pomeriggio, durante un fortissimo temporale, sono entrati due fratellini tutti bagnati: lui avrà avuto 8 anni, lei 6. Mano nella mano, da soli, in assetto scolastico tornavano, immagino, a casa. Erano belli e teneri. Il fratello nell'altra mano aveva un cellulare con cui giocava, la sorella invece si guardava intorno con i capelli neri appi

Gyeongju love

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  A Gyeongju siamo arrivati in settimana. Caldo ma non come a Seoul. Di sera c'e' un venticello fresco. La cittadina e' incasinata come una normale città asiatica ma ha tantissimo verde intorno. Su booking ho scelto un motel nel centro turistico, sul parco dei tumuli (antiche tombe di re). Ottima posizione e vista su tumulo verde. Con la finestra aperta si vede l'erba e si sentono le cicale. Tuttavia il NMOTEL e' squallido. Arredi vecchi, manca la porta del bagno, sensazione generale di trasandato e poco pulito, un mistero come faccia ad avere un punteggio così elevato su booking. Tuttavia lenzuola e asciugamani sono impeccabili. C'e' acqua a volontà e pure due bibite alla frutta ogni giorno. Il condizionatore scarica in bagno sul pavimento e se si blocca accorre l'omino della reception che con un tubo in bocca risucchia l'acqua di scarico, per poi sputarla rumorosamente nel gabinetto (una scena degna dei film coreani girati nei bassifondi o nei

DMZ

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  Per ora è il luogo più militarizzato del pianeta, il confine tra le due Corre.  Uno spazio vuoto gestito dai soldati ONU e controllato dai due eserciti coreani (sud e nord). Per andarci occorre prenotare un tour organizzato (online con klook si trovano pacchetti da mezza giornata a 45 euro circa). Il nostro tour ci ha presi in hotel alle 7:35 per poi metterci sun un pullman che ha fatto varie fermate raccogliendo vari turisti provenienti dal Marocco,  dagli USA, dalla Germania, da Taiwan e Hong Kong. Una ragazza coreana in inglese ha spiegato le questioni legate alla DMZ in modo abbastanza asettico, senza troppo esporsi e sbilanciarsi in giudizi e considerazioni. La giornata era torrida e umida e ci siamo vestiti come da guida (calzoni lunghi e formal dress per non mandare messaggi ambigui ai nord coreani... eravamo gli unici, tutte scosciate ed in infradito. Tour abbastanza inutile. Si va in alcuni luoghi tipici: il terzo tunnel scavato dai nord coreani nel 78, un osservatorio

Real life

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  Oggi siamo stati a casa di Sunny.   La mia incapacità di ricordare i nomi di persona e di luogo coreani e' incredibile. Penso sia un problema un po' per tutti. Sono spesso lunghi e usano suoni per noi italiani inusuali ma soprattutto sembrano tutti uguali. Ciao si dice all'incirca a-gno e per ricordarmelo ci ho messo tanti giorni. "Grazie" non me lo ricordo per nulla (qualcosa come cam-sa mi-da ). I nomi coreani di Sunny e dei figli... sono un mistero per me. (li ho poi però imparati e ora li ricordo!). Detto questo non violero' la privacy di Sunny. Dico solo che lei e il marito sono stati molto gentili: ci hanno invitato a casa loro in una new town a 40 minuti a nord dal centro di Seoul, poi ci hanno portato in un ristorante fusion a nord verso il confine con la Corea del Nord e infine ci hanno riportato in auto all'hotel. Pacchetto completo. La proverbiale gentilezza coreana. C'e' tuttavia uno scollamento tra la realtà con tutte le s

Sunny

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  Conosco Sunny da tanti anni. Penso ormai da 15 anni. Ci siamo conosciuti online su un sito giapponese di amici di penna: abbiamo iniziato a scriverci mail prima assiduamente,  poi ogni tanto e ultimamente solo nelle feste comandate. Nel frattempo io ho avuto un figlio e lei si e' sposata, ha poi vissuto per un anno e mezzo in Australia dove ha imparato bene l'inglese per poi tornare a casa e cambiare lavoro e diventare insegnante d'inglese, poi impiegata, mamma e casalinga, infine ora impiegata di un certo livello in una ditta di import-export di prodotti chimici con la Germania. Ha, nel frattempo, anche partorito due figli. Di lei so molto e molto me lo sono immaginato. Non ci siamo mai visti e dato che ora son qui, nella sua città, Sunny ci ha invitato a casa sua ma prima mi ha chiesto di fare una serata tra amici, io e lei, una serata di chiacchiere e alcool. Qui si usa bere alcolici: donne e uomini,  giovani e anziani. Tutti bevono vino, birra e soju. Il soj